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Affari insieme

lunedì 28 dicembre 2015

SALDO A STRALCIO COME VENDERE PRIMA DI SALDARE LA BANCA.

Poco tempo fa tramite il mio blog di investimenti immobiliari  una persona di Frosinone mi contatta chiedendomi  come potesse fare dal momento che la sua banca gli aveva pignorato la casa mettendola all'asta. Non avendo soldi disponibili ed oltretutto avendo perso il posto di lavoro non sapeva come risolvere questo enorme problema. Gli ho chiesto se il CTU avesse fatto una perizia e quanto aveva stimato il suo immobile e se la stima fatta era compatibile in linea di massima con quello che stimava qualche agenzia della zona.



Bene il valore dell'immobile si aggirava sui 120.000 € contro un pignoramento di 50.000 € circa. Gli ho chiesto se potevo visionare anche io l'immobile e che potevo aiutarlo a risolvere il suo problema. Ovviamente la sua risposta non poteva essere che positiva sentendosi dire che potevo risolvergli la situazione  pur essendo consapevole che comunque sia avrebbe perso la casa lo stesso ma ne sarebbe uscito pulito senza nessun debito.
Nel tragitto che mi portava verso la Ciociaria facevo un paio di telefonate a due miei investitori che entusiasti di questa opportunità aspettavano un mio responso ufficiale sulla fattibilità.
Arrivato a casa dell'esecutato davo un'occhiata al suo immobile che si trovava peraltro in una  zona residenziale della città, era in buono stato non in ottimo ma, con piccoli interventi, sarebbe stato sicuramente più appetibile. Bene mi faccio firmare la delega e dopo qualche giorno preliminare e procura, dopo di ché contatto il legale della parte procedente presentandomi e dichiarando di fare una offerta a Saldo & Stralcio motivando la mia richiesta in modo studiato per spuntare il prezzo migliore possibile. Dato che il credito vantato dalla banca copriva in abbondanza il valore reale dell'immobile offrivo uno Stralcio  a 40.000 € anziché i 53.500 €  richiesti. Sinceramente il mio pensiero era quello che la banca non accettasse la mia offerta visto che il bene copriva totalmente il credito avanzato, ma la previsione di rientrare dell'intero importo si procrastinava di qualche anno dato che l'immobile  era stato da poco messo all'asta e sicuramente sarebbe andata deserta per più volte, mentre in questo modo sarebbero rientrati subito di una cifra più che consistente anche se inferiore.
Morale della favola, dopo 7 giorni wow... offerta accettata,  con richiesta di attendere per il saldo 2 mesi, dopo 30 giorni circa giorni rogito effettuato, banca saldata, esecutato  soddisfatto con 5.000 € più trasloco e sei mesi di affitto a 300 € mensili per un totale di 46.800€ + spese notarili e cancellazioni ipoteche. Ricordate che dopo la chiusura del fascicolo da parte del G.D. bisogna attendere 20 giorni prima che sia definitivo in quanto in questo periodo puo' inserirsi un ulteriore creditore nella procedura tra la rinuncia agli atti e il timbro di mancata opposizione ma che con accertamenti preventivi si può ovviare a questa eventualità ma pur sempre degna della massima attenzione perché tutto può succedere.

Ma nel frattempo erano stati fatti piccoli lavori nell'immobile e dato in consegna ad agenzia per la rivendita posto al prezzo di 110.000 ed e' arrivata la prima offerta a 95.000 €. I miei investitori mi chiedono, "che facciamo?" Gli rispondo, "volete sapere che si fa'? SI VENDE e di corsa con una plusvalenza di circa 40.000€"  vi sembra poco per un mese o poco più?
Ricapitolando:
Delega esecutato, proposta alla banca accettata, preliminare con procura a vendere, 5.000 € esecutato + affitti (rischioso ma io opero anche cosi),  consegna chiavi, piccoli lavori di ristrutturazione ma nel frattempo con mandato all'agenzia per la rivendita, dopo 30 giorni proposta di acquisto e dopo poco rogito. Meglio di cosi??
Alla prossima.....

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